Miriadi di piccole bolle d’aria salgono dalle piante ossigenanti. Sul fondo, un esercito di lumache aiuta a tenere pulito lo specchio d’acqua. La velocità di crescita della vita acquatica non conosce eguali.
Controllate lo sviluppo esuberante di molte piante. Evitate la crescita disordinata e l’intreccio delle specie e tagliate, là dove è necessario, rizomi e radici.
Non esitate a completare, spostare o ringiovanire i vari gruppi di piante. È il periodo ideale: le ferite generate per queste diverse operazioni si cicatrizzeranno velocemente.
Le piante galleggianti non rustiche come le lattughe d’acqua (Pistia stratiotes) possono essere reintrodotte adesso.
MANUTENZIONE TECNICA
Pulite di tanto in tanto il filtro di aspirazione della pompa dello stagno, soprattutto se possedete una pompa per fontane con un filtro a maglie fini.
Le pompe per ruscelli e cascate richiedono meno manutenzione perché permettono il passaggio di grosse particelle di sporco, fino a 8 mm. di diametro. Chi possiede grossi filtri multicamera deve pulirli almeno due volte per stagione.
I materiali filtranti iniziali in fibra (azione meccanica di trattenimento), possono essere lavati sotto acqua corrente; quelli successivi in spugna (azione biologica), devono essere lavati con acqua dello stagno per non uccidere la flora batterica, necessaria per la decomposizione della sostanza organica.
SORVEGLIARE LE PIANTE
È utile controllare la vegetazione per individuare malattie o eventuali predatori.
Un intervento precoce vi risparmierà molti dispiaceri. Quelli che compaiono più frequentemente sono gli Afidi (Rhopalosiphon nymphaea). Si attaccano sulle foglie più tenere e sui germogli dei fiori. Si notano immediatamente perché formano agglomerati neri soprattutto nei mesi più caldi e umidi. Gli afidi succhiano la linfa delle foglie e dei fiori danneggiandoli e facendoli morire.
Dirigere un forte getto d’acqua sulle foglie provoca la caduta degli insetti che saranno subito mangiati dai pesci.