Durante il periodo caldo, c'è poco da fare nel giardino acquatico.
Regolarmente dovrete tenere a freno l'esuberanza di certe piante. Sono soprattutto quelle galleggianti e le ninfee che bisogna tenere d’occhio, per evitare che l’ombreggiamento della superficie dello stagno diventi totale, privando della luce le piante sommerse.
Indicativamente, in estate, la metà, al massimo i due terzi della superficie dell’acqua possono essere ricoperte da foglie.
È importante osservare i segni di comparsa di malattie e di parassiti. Un intervento precoce vi risparmierà molti dispiaceri. Fate attenzione al coleottero delle ninfee, soprattutto alle larve di questo minuscolo insetto. Misurano 1 cm di lunghezza e sono nere come l'ebano. Raschiano la parte superiore della foglia causando delle abrasioni a forma di calligrafia.
Attenzione anche alla Nymphula nymphaeta: è una piccola farfallina le cui larve si attaccano al bordo delle foglie delle ninfee divorandone un pezzo di forma ovale di qualche centimetro. Con l’aiuto di due lembi di foglia perfettamente identici le larve costruiscono un bozzolo nel quale avverrà la metamorfosi in crisalide. Alzando uno di questi lembi ci si rende conto della presenza del bruco. L’invasione avviene in piena estate tra luglio e agosto.
Questi due insetti possono essere controllati facilmente utilizzando il Bacillus thuringiensis var Kurstaki. E’un principio attivo di origine naturale, che agisce solo sulle larve di lepidotteri e coleotteri in modo del tutto sicuro per l’uomo, cani, gatti, uccelli, pesci, rane e insetti utili.
Durante le estati calde e secche, è importante sorvegliare il livello dell'acqua rabboccando la parte evaporata. Non è inconsueto veder abbassare il livello addirittura di 2- 3 cm giornalmente.
È un fenomeno normale. L'acqua evapora e le piante palustri lungo l’argine ne traspirano in grosse quantità. Potete capire, quindi, quanto risulta importante avere una buona copertura fogliare.
Usate tranquillamente acqua del pozzo o di rubinetto. Abbiate solo l’accortezza di introdurla alla sera tardi o al mattino per evitare sbalzi di temperatura, stressanti per i pesci. Introdurre l’acqua utilizzando uno zampillo, inoltre, favorisce la volatilizzazione del cloro.
Dosare l’alimento dei pesci, in questo periodo, è essenziale: i resti di cibo e una elevata produzione di prodotti di rifiuto inquina velocemente l’acqua. Il cibo deve essere consumato in pochi minuti.